Quando l’ultima volta che siete usciti dal cinema vi siete detti: “Che bella battuta, questa me la ricorderò per molto tempo!” come ad esempio nel film in cui si sentiva la frase “La vita è come una scatola di cioccolatini” che dicveva Forrest Gump, uno dei migliori film mai realizzati?
Le frasi memorabili del grande schermo non sono soltanto una curiosità da appassionati: sono anche l’indice della vitalità dell’arte e ad oggi stanno scomparendo.Cinque anni fa l’American Film Institute chiese ad un gruppo di 1500 persone che operano nel cinema di redigere la classifica delle battute migliori. Nella top ten il film più giovane aveva trent’anni: Guerre Stellari. La frase celebre? Ovvio: “Che la forza sia con te“.Dove trovare una battuta di un film, oggi, capace di gareggiare con le grandi opere e quindi le grande battute dei film di un tempo?
Hollywood incorona l’immortale Via col vento, uno dei film più belli di sempre : “Francamente, mia cara, me ne infischio”. E al numero due svetta l’altra battuta del cinema più famosa di tutti i tempi del Padrino: “Gli farò un’offerta che non può rifiutare”.E chi si sognerebbe oggi di sfidare questi pesi massimi del cinema? Il web, per esempio, ha eletto a battuta del momento la frase tuonata da Liam Neeson, che nello Scontro dei Titani ha la ventura di impersonare il grande Zeus. E quale sarebbe la frase degna di cotanto film? “Liberate il Kraken!“.
No, non ci sono più le battute di una volta ma a cosa dare la colpa? Alla traduzione…no, esisteva anche prima…ma allora perchè un capolavoro come Casablanca, per dire, ha ben sei frasi nella top cento dell’American Film Institute, a partire dalla mitca “Suonala ancora, Sam”. E invece Eric Roth, lo sceneggiatore di Munich e Il curioso caso di Benjamin Button, confessa al New York Times di faticare a trovare una sola mezza battuta memorabile nello script che pure giudica notevole di The Social Network?
La verità è che anche le battute da film, in questo mondo espanso da Internet all’infinito, si perdono nel vuoto della specializzazione. Per esempio, trent’anni fa un cult come i Blues Brothers diventò subito universale, e tutti ci ricordiamo ancora la frase che il neonazista dell’Illinois confessa al suo capo mentre precipitano insieme in auto nel fiume: “Ti ho sempre amato!”. E invece oggi ci si specializza perfino al cinema.
Tutto è nicchia. Prendete l’ultimo film del rampollo di Quentin Tarantino, quel Robert Rodriguez già autore del Mariachi. Il suo nuovo film, Machete – storia di un ex poliziotto messicano immigrato negli Usa che fa tutto, appunto, ma proprio tutto col machete – è stato applaudito dalla critica e da pochi fan. Ma nell’indifferenza del grande pubblico la frase celebre che quest’anno i fan del cinema hanno eletto sul cinema è proprio la sua. Immortalato mentre gli passano un cellulare per lanciare l’allarme col messaggino, quel gigante tutto cuore e senza cervello sbotta: “Machete don’t text!”.E invece la grandezza di certe battute stava tutta nella loro laconicità. Fino a Forrest Gump, ancora lui, con quello slogan che è diventato una specie di manifesto degli ingenui di tutto il mondo: “Stupido è chi lo stupido fa”. No, non ci sono più le battute di una volta.
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