Tutti avevano pensato che Michele Misseri fosse un mostro e gia qui era difficile pensare che una persona che comunque tutti conoscevamo come un lavoratore ed un uomo perbene avesse ucciso e violentato Sarah Scazzi ma in questa maniera è ancora più difficile capacitarsi di qeullo che sta accadendo.
Non siamo Hollywood a ed il caso di sara è finito sotto i riflettori e sotto al gossip ma non perchè è un film horror ma una triste e drammatica storia reale.
Mario De Marco, oggi, è uno dei sindaci più famosi d´Italia. Perché è il primo cittadino della città “che non è Hollywood”, come si può leggere sul muro di una delle basse case di questo angolo di Puglia, ma ormai si trova a fare da sfondo ad un giallo in cui ogni giorno c´è un colpo di scena o uno sviluppo. A partire dalla decisione del gip di Taranto di tenere in cella in instantempo Sabrina, accusata insieme al padre dell´omicidio di Sarah Scazzi, e dalla possibilità che dietro questo delitto possa esserci, anche una forma di gelosia tra cugine.
“Non posso entrare in questa vicenda dal punto di vista giudiziario”, racconta De Marco, “ma posso dire che un´ipotesi del genere è sconcertante. Sarah è, ovviamente, la prima vittima di tutto questo. Ma non riesco a non vedere anche i Messeri come delle altre vittime. È una famiglia che ho conosciuto, ed immaginare che siano coinvolti in questo orrore è sconvolgente. A maggior ragione, se si parla di gelosie tra ragazze”. Dall´orco cattivo che commette l´atto più atroce, lo stupro del cadavere della nipotina, ad un delitto più complesso, che coinvolge altri parenti, e finisce per invischiare quella che, sino al 26 agosto, era considerata una famiglia modello. Come si reagisce ad una cosa del genere, in un piccola comunità come quella di Avetrana?
“Quando è emerso il coinvolgimento di Michele, oltre all´incredulità, è scoppiata la rabbia che si può provare immaginando una violenza come questa. Ora è diverso. Vedo le facce dei miei concittadini e mi sembrano quasi spaventati, per tutto questo, perche non è un film horror ma la realtà…la realtà ci mostra che ogni tanto è più cruda e reale delle peggiori fantasie.”
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